Precisiamo, l’unione non sta “regalando” soldi alle banche, ma ha istituito un fondo per 6 mesi in caso di rischio : Le garanzie pubbliche possono essere utilizzate dalle banche per facilitare il rifinanziamento sul mercato quando vi è un’improvvisa carenza di liquidità. Secondo le regole comunitarie, queste garanzie sono una eccezione alle regole sugli aiuti di Stato, e possono essere concesse solo alle banche solvibili.
Qui la nota di Bruxelles dove si legge: “ La commissione europea, ha autorizzato, in base alle regole sugli aiuti di Stato, l’introduzione di uno schema di garanzia per le banche italiane fino al 31 dicembre 2016. Lo schema copre misure di supporto alla liquidità in favore di banche solventi come misura precauzionale”.
Adesso, non saltiamo subito a conclusioni affrettate: come si legge nella nota della commissione, è stato proprio il governo Renzi a chiedere un sostegno alle proprie banche IN CASO di bisogno!.
Come si legge nella nota, i 150 mld non dureranno per sempre, il fondo concordato con l’UE ha garanzia per sei mesi.
L’Italia “ha notificato questa misura per motivi precauzionali”, ma “non ci sono aspettative che sopravvenga la necessità di usare questo schema”. Inoltre, precisa la Commissione, “durante l’applicazione delle regole straordinarie per gli aiuti di Stato alle banche, la Commissione autorizza schemi di garanzia per un periodo di sei mesi per monitorare gli sviluppi e aggiustare le condizioni in base ad essi”.
PARE PROPRIO UN’ALTRO FAVORE ALLE BANCHE.