usura-1-2477195Il tribunale ha ridotto di oltre 600mila euro l’importo richiesto a un azienda sulla soglia usuraia incide la commissione massimo scoperto.

Il tribunale civile di ferrara ha imposto un maxi-sconto di oltre 670mila euro alla richiesta contenuta in un decreto ingiuntivo di Unicredit nei confronti di un’azienda polesana,e ha trasmesso gli atti alla procura “con riguardo all’applicazione degli interessi usurai”,avendo riconosciuto che parte del debito era derivato da questa pratica.

Si tratta di una sentenza importante,perchè apre uno spiraglio ai risparmiatori nelle stesse condizioni dei suoi clienti.
Il giudice,firmatario della sentenza che risale al 17 aprile,ha richiamato una sentenza della Corte di cassazione,sezioni penali,che ha sancito come la “commissione di massimo scoperto,configurandosi come un costo collegato all’erogazione del credito,è un elemento imprescindibile nell’ottica della determinazione della fattispecie dell’usura”

La vicenda processuale si è radicata a Ferrara,dopo il suo esordio a Rovigo,in quanto parte da conti correnti aperti nelle filiali di Bondeno e Ferrara delle allora Rolo e Credit,poi assorbite da Unicredit.La banca chiedeva il recupero dei circa 1,5 milioni di euro sulla base dei conteggi del saldo debitore in conto corrente,per finanziamento import,per interessi contrattuali e spese vive.

L’azienda ribatteva chiedendo di annullare il decreto ingiuntivo risalente addirittura all’agosto 2010,e,tra l’altro,di dichiarare l’illegittimità della capitalizzazione trimestrale sui conti correnti e ,appunto,il superamento della soglia usuraria;l’azienda chiedeva inoltre un risarcimento di 700mila euro alla banca per la mancata approvazione del piano di rilancio aziendale.

Gran parte delle richieste aziendali sono state rigettate dal giudice,ma per arrivare la maxi sconto in sentenza è stata decisiva,come sempre in questi casi,la perizia di un professionista.In particolare,la perizia ha riscontrato che,nel periodo precedente al 30 giugno 2000,quando la materia venne definita da una delibera Cicr,gli interessi passivi erano stati effettivamente capitalizzati trimestralmente,a differenza di quelli creditori,capitalizzati annualmente: è ANATOCISMO.

Inoltre c’era una piccola quota di interessi usurari,calcolati in 14.909,65 euro su un totale di 644.702,49 euro,che vengono appunto tolti dal monte debiti dell’azienda. Nel complesso,l’azienda dovrà comunque pagare quasi 900mila euro oltre alle spese di giudizio.

Ora bisognerà vedere come la procura deciderà di procedere per interessi usurari.

(lo staff)