questa mattina parliamo ancora di anatocismo bancario,per molti una pratica sconosciuta,a lungo celata dai forti poteri economici,che esercitano troppo spesso pratiche considerate illegali dal codice civile.
La grave crisi economica che sta portando questo paese allo scatafascio,ha permesso di togliere il mistero nei confronti di un nuovo tipo di usura.
Con i termini anatocismo,si definisce la produzione di interessi su interessi consistenti nella capitalizzazione periodica degli interessi dovuti su un determinato capitale.
Di questo si è parlato nel corso del primo convegno sul tema dl titolo “Usura Bancaria,come trasformare un problema in opportunità” tenutesi a Termini Imerese e promosso dall’associazione Mondoconsumatori, da anni al fianco dei cittadini invischiati in contenziosi legali,ma come questa associazione ce ne sono moltissime altre al fianco dei cittadini per un supporto tecnico legale.
Il codice civile spiega chiaramente all’articolo 1283 il reato di anatocismo. Si tratta di un contenzioso tra banca e cliente,vessato all’inasprimento del tasso di interesse, calcolato in base al tasso soglia pattuito al momento della concessione del capitale. Dopo una consulenza e qualora si configurasse il reato,l’utente avrebbe cosi pienamente diritto ad un risarcimento.
L’anatocismo bancario,viene sempre riscontrato,analizzando tutti i conti correnti bancari aperti prima del 22 aprile 2000,in assenza di reciproca pattuizione nel calcolo della capitalizzazione periodica dare e avere.
Quando la capitalizzazione periodica,per contratto,non contiene la reciproca pattuizione degli interessi dare e avere è nulla e quindi va restituita,questo avviene anche dopo il 2000,in quanto dopo l’approvazione della delibera CICR le banche non hanno adeguato correttamente i contratti di conto corrente bancario,addebitando la capitalizzazione periodica degli interessi che viene definita anatocismo.
Sul tema, però,nel tempo c’è stata anche tanta disinformazine,che ha penalizzato non poco gli istituti bancari;ne è convinta l’avvocato Alberta Geraci consulente legale per diversi istituti bancari :” Una convivenza tra imprese e banche è sempre remunerativa per entrambe- dichiara l’avvocato Geraci- Le banche ,esattamente come qualsiasi ente privato deve ricevere contributi per il servizio che concede,da qui a parlare di usura il passo mi sembra un pò lungo”.
Ma a noi ciò che ci viene da rispondere è che si essendo un ente privato deve ricevere contributi per il servizio,ma non rubandoli al proprio cliente all’insaputa di quest’ultimo, o più semplicemente applicando usura.
Mondoconsumatori,cosi come tante altre associazioni e studi,da anni è schiarate al fianco dei cittadini e dei correntisti,impegnati in contenziosi del genere : ” Casi di anatocismo e usura bancaria sono proprio ciò di cui ci occupiamo giornalmente – ammette Gaetano Amone,direttore dell’associazione in Sicilia- seguiamo i nostri associati sia prima che dopo la fase processuale.”
Quello che a noi come blog ci viene da dire è che è assurdo che in un momento di crisi più nera,come si trova il nostro paese ad oggi con lavoro precario,stipendi bassi e politici che pensano solo a loro stessi,le banche impongano misure cosi elevate per concedere credito.
In un momento nel quale ,invece,si dovrebbe aiutare le imprese e i cittadini.
(lo staff)