Ad Aprile 2010 Adusbef denunciò Bankitalia per concorso nel reato di usura. In una circolare,resa nulla da plurime sentenze di cassazione,aveva scorporato commissione di massimo scoperto dai tagli soglia.Una procura,come abbiamo informato più volte nel corso di queste settimane,sto procedendo su Bankitalia.
La Corte di Cassazione con sentenza n. 46669/2011 ha smascherato il ruolo svolto dalla Banca d’Italia nell’affare usura. Recita la sentenza , che riportiamo: “Quindi, come peraltro rivelato sia dal Tribunale che dalla Corte territoriale, anche la CSM deve essere tenuta inconsiderazione quale fattore potenzialmente produttivo di usura, essendo rilevanti ai fini della determinazione del tasso di usurario,tutti gli oneri che l’utente supporta in relazione all’utilizzo del credito, indipendentemente dalle istruzioni o direttive della Banca d’Italia in cui si prevedeva che la CSM non dovesse essere valutata ai fini della determinazione del tasso effettivo globale degli interessi,traducendosi in un aggiramento della norma penale che impone alla legge di stabilire il limite oltre il quale gli interessi sono sempre usurari. Le circolari e le istruzioni della Banca d’Italia non rappresentano una fonte di diritti e di obblighi e nella ipotesi in cui gli istituti bancari si conformino ad un erronea interpretazione fornita dalla Banca d’Italia in una circolare, non può essere esclusa la sussistenza del reato sotto il profilo dell’elemento oggettivo.
L e circolari o direttive, ove illegittime e in violazione di legge, non hanno efficacia vincolante per gli istituti bancari sottoposti alla vigilanza di Bankitalia,neppure quale mezzo di interpretazione trattandosi di questione nota nell’ambiente del commercio che non di cassazione interpretando correttamente la legge 108/96 aveva riaffermato che indipendentemente da quanto stabilito dai banchieri a dalle norme amministrative di Bankitalia, codice penale, ai sensi del quarto comma dell’art.644 cp. impone di di considerare ai fini della fattispecie di usura,tutti gli oneri che un utente supporti in connessione con il suo uso del credito, e tra di essi rientra indubbiamente la commissione di massimo scoperto.”
Ancor prima di questa definitiva pronuncia ed a seguito della sentenza n. 12028 della seconda sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, che riprendeva la sentenza n. 870 del 18/01/2006 prima Sezione Civile di Cassazione, Adusbef il 23 aprile 2010 presentò denunce penali contro Bankitalia,per concorso nel reato di usura,abusi di ufficio,favoreggiamento proprio per la famigerata circolare emanata dopo la legge 108/96,in quanto aveva platealmente abusato del suo ruolo nell’escludere dal calcolo di soglia il “pizzo” della famosa CSM.
Per moltissimi anni,imprenditori strozzati dagli alti tassi di interesse imposti dalle banche,non hanno potuto far sentire la propria voce in giudizio perchè,anche se i tassi rilevati eccedevano i tassi soglia, trovavano ostacolo nella famosa circolare di Bnakitalia.
Adusbef inoltrò numerosi esposti alla Procura della Reppublica,alcuni magistrati,titolari di processi penali instaurati contro alcune primarie banche per il reato di usura,hanno preso inconsiderazione le tesi relativamente al reato di concorso in usura determinato dalla Banca d’Italia, e procederanno a tutela di imprenditori strozzati ed usurati dal binomio banche-Bankitalia.
(Lo Staff)