CERTIFICATI A CONFRONTOCOME RICONOSCERE IL PIU’ PERFORMANTE
CONFRONTO DE000CZ45QD3 – IT0006741414
Nel periodo di aprile 2018 vengono emessi due certificati di tipo Phoenix che prevedono lo stesso basket di sottostanti. I due prodotti targati Commerzbank e Natixis si assomigliano anche se, dopo un’attenta analisi, si possono notare particolarità che li distinguono. Dopo averli sommariamente presentati in toto cercheremo di comprendere le dinamiche che rendono il certificato Commerzbank (DE000CZ45QD3) più vantaggioso rispetto a quello Natixis (IT0006741414).
CERTIFICATO DE000CZ45QD3
Questo certificato di tipo Phoenix Worst Of emesso da Commerzbank il 13 aprile 2018 (scadenza 11 aprile 2023) prevede un basket di sei titoli quotati sul mercato USA rispettivamente:
ALBEMARLE CORP NVIDIA CORP AMAZON COM FACEBOOK INC-A TESLA MOTORS
BOEING C.
Queste tipologie di prodotti, ormai ben noti a chi ci legge, pagano una cedola fissa in termini percentuali rispetto al nominale qualora in occasione della Data di Valutazione il peggiore dei titoli compresi nel paniere sia superiore rispetto ad un certo livello di prezzo (detto Trigger Cedola).
Tabella 1Come riportato dalla tabella a fianco viene evidenziato sia il livello dello Strike sia quello della Barriera che, in questo caso specifico, corrisponde al livello del Trigger Cedola ed è del 60% rispetto allo strike.
Nel nostro caso la cadenza del flusso cedolare è del 3,56% trimestrale e corrisponde ad un rendimento del 14,24% su base annua. Qualora una cedola non venisse corrisposta, non essendoci l’effetto memori, è da considerarsi persa.
Il rimborso anticipato (AUTOCALL) sarà possibile dalla rilevazione del 11 aprile 2019 e in tutte le date successive.
E’ prevista la funzione “QUANTO” la quale permette di sterilizzare il cambio €/$ che diventa quindi ininfluente. Caratteristica fondamentale di questo prodotto specifico è che a scadenza non verrà preso in considerazione il peggiore fra i titoli bensì la seconda peggior performance.
Questo significa che non avverrà in nessuna data l’esclusione di un componente del paniere, ma solo a scadenza si considererà il secondo peggiore. Questa opzione è quindi paragonabile alla “New Chance” presente in altri prodotti con l’ulteriore vantaggio di non scartare nessun titolo e quindi di sfruttare plausibili futuri rimbalzi o riprese delle quotazioni da parte delle azioni che hanno incontrato maggiori difficoltà.
CERTIFICATO IT0006741414
Emesso il 19 aprile 2018 da Natixis Structured Issuance SA questo certificato di tipo Phoenix New Chance si presenta con lo stesso paniere di titoli appena visto ma con strike e livelli di barriera differenti.
Tabella 2Nella tabella a fianco vengono indicati i relativi strike e i livelli chiave.
Se non rimborsato anticipatamente prevede la propria scadenza al 30 marzo 2023. La funzione di rimborso anticipato (autocall) è prevista dalla data di rilevazione della seconda cedola (1°aprile 2019). Il funzionamento è speculare a quanto visto sopra anche se in questo caso la cedola è semestrale ed è del 4,5% pari al 9% su base annua.
La Barriera e il Trigger Cedola si equivalgono e vengono posti al 70% rispetto al valore dello strike. In questo certificato è presente l’effetto memoria e di conseguenza un’eventuale cedola mancata andrebbe ad accumularsi per una distribuzione successiva.
A differenza del prodotto targato Commerzbank quest’ultimo possiede l’opzione “New Chance” che permette l’esclusione a specifiche date di rilevazione del titolo peggiore del paniere che sia però inferiore rispetto ad una determinata barriera (detta “Melting Barrier”) posta al 60% rispetto al prezzo strike.
Le date specifiche in questione sono: 1°aprile 2019, 30 marzo 2020 e 29 marzo 2021.
Di conseguenza in caso di fasi particolarmente negative sui mercati si potrebbe rimanere con soli 3 titoli da monitorare poiché con il tempo verrebbero esclusi i peggiori. La peggiore delle situazioni si verificherebbe se un titolo fosse inferiore al 70% rispetto allo strike, ma superiore al 60% della barriera di scarto poiché non darebbe né adito alla distribuzione della cedola né il titolo in questione verrebbe scartato dal paniere.
A scadenza è sufficiente che nessuno dei titoli rimasti nel paniere si presenti con una quotazione inferiore alla barriera (70%) per avere diritto al rimborso a 1000€, ovvero il nominale.
CONFRONTO TRA I CERTIFICATI
Il mondo Certificates è molto ampio ed è per questo motivo che non esiste, a mio parere, uno schema rigido con il quale confrontarsi sistematicamente per ottenere il migliore. Le strutture di ogni singola tipologia sono molto diverse fra loro e includono vantaggi e svantaggi che è necessario primariamente comprendere e successivamente integrare alla propria esperienza sui mercati per ponderare una decisione d’investimento vincente. In questo caso un confronto diretto di rendimento ci permette di intuire subito quale possa essere la scelta migliore nonostante, come spiegavo sopra, non sia sempre questo il parametro chiave da osservare.
RENDIMENTO
Calcoleremo i rendimenti su quello che è il prezzo in data odierna alla scrittura dell’articolo rispettivamente di 1027€ per il certificato Commerzbank e di 975,56€ per quello Natixis. Consideriamo i principali scenari di ciascuno dei due certificati per poi confrontarli e capire quale rappresenti il fattore di Risk/Reward più adatto al nostro portafoglio.
SCENARIO FAVOREVOLE? PREMESSA
In questo scenario prendiamo in considerazione la migliore delle ipotesi. Potremmo in questo caso aprire un dibattito infinito sul fatto che sia meglio, in questo periodo di rendimenti quasi nulli, che il certificato paghi tutte le cedole fino a scadenza garantendoci un flusso cedolare costante e soddisfacente oppure che paghi tutte le cedole fino alla prima data dell’autocall e venga poi rimborsato anticipatamente al suo valore nominale.
A dire il vero questo argomento è molto delicato e sarà un tema principale che tratteremo in altra sede; ad oggi consideriamo come scenario favorevole il secondo, ovvero che venga rimborsato anticipatamente alla prima data disponibile lasciando, invece, la prima opzione sopra citata come lo scenario definito intermedio. Ricordo che la differenza che intercorre fra queste due casistiche (in seguito rispettivamente intermedio e favorevole) è che da una parte, ovvero portandolo a scadenza, il worst of sia sempre superiore al trigger, permettendo la distribuzione costante della cedola, ma mai superiore al suo livello di strike (che altrimenti farebbe scattare l’autocall). D’altra parte, invece che il worst of sia superiore al trigger e che alla prima data utile di rimborso anticipato soddisfi anche la condizione di essere superiore al livello di strike.
Di seguito l’analisi degli scenari:
ULTERIORI APPROFONDIMENTI
Come abbiamo constatato è molto complesso riuscire a dare un valore matematico-statistico alle variabili che compongono un investimento simile ed in mancanza di dati precisi ci si basa sulle proprie conoscenze ed aspettative. Bisogna sempre ponderare il tempo per il quale ci si impegna a stare sul mercato e in base a questo capire se la remunerazione è sufficiente per garantirci di fare un buon affare.
È fondamentale avere fiducia di chi ha esperienza e ci guida alla conoscenza di questi strumenti.
La comprensione passa sia dallo studio che dal tempo macinato sul mercato. In fondo i certificati ci espongono al rischio azionario e questo è sia un pregio che un difetto. Oltre ai dati appena esposti bisogna anche considerare situazioni avverse nelle quali è necessario padroneggiare le tecniche di hedging così da non finire intrappolati nel mercato. Attraverso analisi fondamentale, tecnica, di sentiment e macro gli Investitori navigati riescono a comprendere guardando le stime e i grafici quali possono essere i livelli sui quali il titolo maggiormente risentirà la forza dei compratori e venditori e possono quindi scegliere quei prodotti che ipoteticamente li rispettino.
Per questo motivo come ultimo passaggio chiave propongo una visione d’insieme grafica. Per migliorare la capacità decisionale nel confronto è necessario, infatti, visualizzare graficamente come i livelli chiave si attestino in zone di prezzo molto differenti. Questo esercizio è utile al fine di individuare a colpo d’occhio quelli che per noi potrebbero essere titoli troppo volatili o pericolosi che non siano sinonimo di un rapporto Risk/Reward sufficiente.
Di seguito quindi propongo vari grafici in cui viene segnalato in verde il livello della barriera di Commerzbank e in viola quello di Natixis. Risulterà evidente che la barriera al 60% del DE000CZ45QD3 offra un vantaggio non indifferente in termini di protezione al ribasso rispetto a quella al 70% offerta dal rivale soprattutto visto il paniere di titoli scelto. A questo poi dovremo sommare le varie opzioni presenti nella struttura del certificato, valorizzarle e cercare di capire quale per noi sia la soluzione migliore.
Cesare Marsilio
Analista Certificates GB Investing
Ringrazio Cesare del contributo che dà alla nostra Community con le sue attente analisi, questo confronto è molto interessante, perché vede due prodotti validi e ben studiati, l’unico rammarico è il fatto che abbiano strike molto differenti anche se le date di emissione sono relativamente vicine (ma i titoli del paniere si sono mossi) per cui:
il primo certificato (DE000CZ45QD3) ha strike decisamente migliori ma si paga più del nominale
il secondo (IT0006741414) ha strike peggiori ma ancora oggi costa meno di 1000.
Personalmente prediligo il primo anche se lo pago più caro, in quanto comunque mi offre un flusso cedolare migliore con strike e trigger cedola decisamente più difensivi. L’altro va bene per chi ha il timore di un crollo di qualcuno dei titoli del paniere: sul mercato ci sono altre strutture simili che ci hanno dimostrato come il prezzo è più difensivo in caso di ribassi accentuati (ma anche meno reattivo in caso di rialzi dei sottostanti), proprio perché consentirebbe l’esclusione del titolo dal paniere.
Se hai interesse a saperne di più l’approfondimento dettagliato ad opera di Cesare, che potrai conoscere insieme a tutto il GB Team al nostro prossimo evento live, il GB Festival del 26 maggio 2018 a Parma.
fonte : https://www.gbinvesting.com/articoli/1012-certificati-a-confronto-come-riconoscere-il-piu-performante