Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha pubblicato i tassi effettivi globali medi,riferiti ad anno,praticati dalle banche e dagli intermediari finanziari,valevoli per il trimestre aprile-giugno.
A decorrere dalla data di entrata in vigore del decreto e fino al 30 giugno 2014,ai fini della determinazione degli interessi usurari ai sensi dell’art 2,comma 4,della legge 7 marzo 1996,n. 108,come modificato dal decreto legge 13 maggio 2011,n.70,convertito con modificazioni dalla legge 12 luglio 2011,n. 106,i tassi riportati nella tabella allegata al decreto devono essere aumentati di un quarto,cui si aggiunge un margine di ulteriori 4 punti percentuali.
La differenza tra il limite e il tasso medio non può essere superiore a otto punti percentuali.
Le banche e gli intermediari finanziari sono tenuti ad affiggere in ciascuna sede o dipendenza aperta al pubblico in modo visibile la suddetta tabella.
Le banche e gli intermediari finanziari,al fine di verificare il rispetto del limite,si attengono ai criteri di calcolo delle istruzioni per la rivelazione del tasso effettivo globale medio ai sensi della legge sull’usura emanata da Banca Italia.
La Banca d’Italia procede per il trimestre 1 gennaio 2014-31 marzo 2014 alla rivelazione dei tassi effettivi globali medi praticati dalle banche con riferimento alla categoria di operazioni indicate nell’apposito decreto del Ministero dell economia e delle finanze. Questi tassi previsti dal decreto non sono comprensivi degli interessi di mora contrattualmente previsti per i casi di ritardato pagamento.
L’indagine statistica condotta nel 2002 ai fini conoscitivi della Banca d’Italia e dell’Ufficio italiano dei Cambi ha rivelato che,con riferimento al complesso delle operazioni facenti capo al campione di intermediari considerato,la maggiorazione stabilita per i casi di ritardato pagamento e mediamente pari a 2.1 punti percentuali.
La legge del 7 marzo 1996 n. 109,volta a contrastare il fenomeno dell’usura,prevede che siano resi noti con scadenza trimestrale i tassi effettivi globali medi comprensivi di commissioni spese e remunerazioni a qualsiasi titolo connesse al finanziamento praticati dalle banche dagli intermediari finanziari. Il decreto annuale di classificazione delle operazioni emanato dal Ministero dell’economia e delle finanze ripartisce le operazioni in categorie omogenee attribuendo alla Banca D’Italia il compito di rilevare i tassi.
La rivelazione dei dati per ciascuna categoria riguarda le medie aritmetiche dei tassi praticati alle operazioni censite nel trimestre di riferimento.
Essa è condotta per classi di importo,non sono incluse nelle rivelazioni alcune fattispecie di operazioni condotte a tassi che non riflettono le condizioni di mercato. Per le operazioni di credito personale,credito finalizzato,leasing,mutui,altri finanziamenti e prestiti contro la cessione del quinto dello stipendio e della pensione i tassi rilevati si riferiscono ai rapporti di finanziamento acceso nel trimestre,per esse e adottato un indicatore del costo del credito analogo al TAEG definito dalla normativa comunitaria sul credito al consumo. Per le aperture di credito in conto corrente,gli scoperti senza affidamento,il credito revolving,gli anticipi su crediti,e le operazioni di factoring,vengono rivelati i tassi praticati per tutte le operazioni in essere nel trimestre computati sulla base dell’effettivo utilizzo. La rivelazione interessa l’intero sistema bancario e il complesso degli intermediari finanziari già iscritti negli elenchi.
La Banca d’italia procede ad aggregazioni tra dati omogenei la fine agevolare la consultazione e l’utilizzo della rivelazione.
Le categorie di finanziamento dono definite considerando l’omogeneità delle operazioni evidenziata dalle forme tecniche addottate e dal livello dei tassi di mercato. La tabella è composta da 25 tassi che fanno riferimento alle predette categorie,le classi di importo riportate nella tabella sono aggregate sulla base delle distribuzione delle operazioni tra le diverse classi presenti nella rivelazione statistica,lo spostamento dei tassi aggregati rispetto al dato segnalato per ciascuna classe di importo è contenuto. A decorrere dal decreto trimestrale del dicembre 2009,la metodologia di calcolo del TEG applica le modifiche introdotte con la revisione delle istruzione per la rivelazione emanata dalla Banca d’Italia nell’agosto del 2009.Le segnalazione inviate dagli intermediari tengono anche conto dei chiarimenti forniti da Bankitalia attraverso il sito internet.
La rinnovata metodologia di calcolo ha comportato l’introduzione di alcune modifiche nella griglia dei tassi:viene data separata evidenza agli scoperti senza affidamento,ai crediti personali e agli anticipi e sconti;sono stati unificati i tassi applicati da banche e finanziarie per tutte le categorie di operazioni;sono state disntite tra tipologie di operazioni di leasing;sono stati separati i teg pubblicati per il credito finalizzato e il credito revolving,la categoria “altri finanziamenti” non prevede la distinzione per soggetto finanziato.
Con riferimento i prestiti con cessione del quinto,le modalità di assolvimento dell’obbligo della garanzia assicurativa di cui art. 54,del medesimo decreto,secondo quanto previsto dal regolamento del ISV n. 29 del 16 marzo 2009 non modificano la classificazione di di tali operazioni stabilita dal decreto ministeriale emanato ai sensi dell’art.2,comma 2,della L.n. 108/1996.
La disposizione dell’art 54 del Presidente della Repubblica,nello stabilire che gli isitituti autorizzati a concedere prestiti contro la cessione del quinto “non possono assumere in proprio i rischi di morte o di impiego dei cedenti” ed unicamente volta ad escludere che i soggetti finanziatori possano rilasciare garanzie assicurative,attività rilasciata all’impresa assicurativa di competenza.
A causa degli importanti spostamenti tra tassi fissi e variabili,rivelati nelle operazioni di leasing immobiliare,a partire dal decreto valido dal 1 aprile 2011-30 giugno 2011,l’indicazione delle operazioni di leasing a tasso fisso e o tasso variabile è data separatamente al fine di rivelare in tale comporto fenomeni di razionamento del credito. Data la metodologia della segnalazione,i tassi di interesse bancari riportati nella tabella,differiscono da quelli riportati dalla Banca d’Italia nell’ambito delle statistiche dei tassi armonizzati e di quelle delle Centrale di rischi orientate ai fini dell’analisi economica e dell’esame della congiuntura.
Queste rivelazioni si riferiscono a campioni,tra loro diversi di banche,i tassi armonizzati non sono comprensivi degli oneri accessori e sono ponderati con l’importo delle operazioni,i tassi della Centrale di rischi si riferiscono alle operazioni di finanziamento di importo pari o superiore a 80 mila euro.
Secondo quanto previsto dalla legge i tassi medi rivelati vengono corretti in relazione alla variazione del valore medio dei tassi ufficiale di sconto nel periodo successivo al trimestre di riferimento.
A decorrere dal 1 gennaio 2004 si fa riferimento alle variazioni del tasso applicato alle operazioni di finanziamento dell’eurositema determinato dal consiglio direttivo della banca centrale europea,la cui misura sostituisce quella della ragione nominale dello sconto.
Come prescrive la legge il limite oltre il quale gli interessi sono da considerare usurari si ottiene aumentando i tassi medi di un quarto e aggiungendo un margine ulteriore di quattro punti percentuali.
Nell’anno 2002 la Banca d’Italia e l’ufficio italiano dei cambi hanno proceduto ad una rivelazione statistica riguardante la misura media degli interessi di mora stabiliti contrattualmente.La rivelazione ha riguardato un campione di banche e di società finanziarie individuato sulla base della distribuzione territoriale e della ripartizione delle categorie istituzionali.
In relazione ai contratti accesi nel terzo trimestre 2001 sono state verificate le condizioni previste contrattualmente;per le aperture di credito in conto corrente sono state rivelate le condizioni previste nei casi di revoca del fido;in relazione al complesso delle operazioni,il valore della maggiorazione percentuale media è stato posto a confronto con il tasso medio rivelato.
(lo staff)