Stamattina parliamo di un imprenditore che non si arrende,che ha scritto un libro che svela i meccanismi nascosti con i quali le banche lucrano sui conti correnti.
Riportiamo uno stralcio di una intervista che Mario Bortoletto ha rilasciato,per far capire ai nostri lettori che come lui non ci si deve arrendere,bisogna combattere per tutelare i nostri diritti contro lo strapotere dei colossi bancari più importanti.

” IO sono arrabbiatissimo con le banche e non riesco a pensare che centinaia di imprenditori hanno imbracciato il fucile o si sono impiccati,perchè non hanno resistito al fiato sul collo delle banche e alla crisi. Bisogna dire basta agli istituti di credito che ti tolgono tutto quello che hai ottenuto con tanti sacrifici” Questo è Bortoletto,come abbiamo presentato in precedenza un imprenditore edili di Vigonza,in provincia di Padova,che ce l ha fatta a non farsi più fregare dal sistema bancario.
L imprenditore sostiene che bisogna far leggere bene i documenti che le banche ci inviano e sottoporli all’ attenzione di un commercialista specializzato nel diritto bancario,da questa perizia ci si renderà conto che i conteggi sono sempre fatti a nostro sfavore.

Continua Bortoletto ” Ci sono molti illeciti con cui le banche alzano i tassi di interesse chiesti ai clienti,arrivando a chiedere tassi usurari. Ecco perchè,quando l ho scoperto a mie spese non ci ho pensato due volte a fare causa.Dal 2008 ne ho collezionate otto contro colossi più importanti” dice con una punto di orgoglio. “E- sottolinea-ne ho già vinte due: le banche mi hanno restituito già 450mila euro”

L’imprenditore ci tiene a dire,che non esiste una magia per sconfiggere le banche,ma serve caparbietà e tutta la forza di volontà che ha solo una persona che si alza presto la mattina e non sa quando andrà a dormire per toccare i punti deboli degli istituti bancari,e che tutti quanti si devono mettere bene in testa che non siamo debitori nei confronti delle banche me bensì creditori.

La battaglia di Bortoletto contro la vessazione delle banche è spinta anche da un messaggio chiaro,quasi presente nel DNA degli imprenditori del nord-ovest: il lavoro è sacro e guai a chi cerca di levarglielo,e quando le banche hanno cominciato a mettere il bastone tra le ruote della sua oliatissima attività,la rabbia è stata più forte della disperazione che attanaglia centinaia di imprenditori che,purtroppo,si sono arresi togliendosi la vita.

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Le umiliazioni subite per mesi dai direttori di banche che gli hanno chiuso i rubinetti del credito,gli hanno chiesto di rientrare dal fido,negato affidamenti e gli anticipi delle fatture sono stati la molla per lottare “Vedo ancora troppo spesso i miei amici imprenditori che sbadigliano e aspettano. Un uomo di impresa non lo può fare,perchè equivale a dire che c è uno stato di rimbambimento. La crisi per chi la vive non si può descrivere.” e continua “Quando a me le banche hanno chiesto di tirare fuori una cifra a sei zeri,in fretta per non venire sbranato,sono stato costretto a vendere. Ecco perchè bisogna invertire la rotta”

Bortoletto,l imprenditore coraggioso,rincuora chi pensa di farcela più,e incita gli imprenditori a farsi coraggio e ribellarsi alle banche,senza venire schiacciati e sottomessi. Dal nostro punto di vista lo vediamo come un esempio da seguire.

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(lo staff)