Bonus 80 euro da restituire: si rischia la cartella esattoriale
Intanto il ministro Padoan studia “misure alternative” per l’operazione

La restituzione del bonus Renzi da 80 euro, che rischia di coinvolgere circa 1 milione di italiani, si tinge di giallo: ora il rischio concreto è che possa essere coinvolta l’agenzia delle Entrate. “L’Agenzia delle Entrate va a verificare i redditi complessivi del singolo dipendente nell’arco dell’anno – spiega Renzo Radicioni, segretario della commissione diritto tributario dell’ordine dei commercialisti di Milano -. E ti dice: il tuo bonus non doveva essere di questa cifra o non ti spettava. In questo caso, l’obbligo della dichiarazione è del contribuente, quindi la comunicazione arriva non al sostituto d’imposta, ma direttamente a lui”.

La comunicazione in oggetto può essere anche sottoforma di cartella esattoriale di Equitalia, e a riceverla potrebbero essere proprio quei cittadini che versano in maggiori difficoltà economiche, i circa 314mila con reddito inferiore agli 8mila euro che dovranno restituire il bonus 80 euro.

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A oggi la restituzione del bonus può avvenire in 2 modi: con una trattenuta in busta paga oppure tramite versamento in un’unica soluzione attraverso il pagamento del modulo F24. Il non aver previsto la rateizzazione per la restituzione – spiega sempre Radicioni – potrebbe rappresentare una grave ingiustizia fiscale soprattutto per quanto riguarda gli incapienti, ovvero coloro che guadagnano meno di 8mila euro l’anno ed hanno il reddito talmente basso che le detrazioni fiscali per lavoro dipendente superano le tasse da versare. Pur non essendo tenuti al versamento delle tasse, costoro saranno tenuti alla restituzione del bonus 80 euro che è un’agevolazione indipendente dall’imposta. Proprio per questo motivo al lavoratore che non adempie al suo dovere di restituzione potrebbero arrivare cartelle esattoriali.

Il ministro Padoan, intanto, annuncia che il MEF cercherà delle soluzioni alternative per alleviare il peso della restituzione degli 80 euro percepiti erroneamente anche se, ha sottolineato il Ministro durante la puntata di Porta a Porta di martedì, non si tratta di un errore dell’Amministrazione ma soltanto di una conseguenza causata dalla modalità di erogazione del bonus. Alla domanda di Bruno Vespa se sarà possibile rateizzare la restituzione del Bonus il ministro ha risposto che le modalità andranno viste.