Perchè non si parla più dei prestiti delle banche?uno potrebbe dire perchè gli istituti di credito non ne concedono più o perchè la crisi economica è tale che non ne vengono richiesti.Anche se fosse cosi,nessuna delle due ragioni basterebbe a giustificare l’assenza di questo tema nei dibattiti politici e nell’agenda del governo Renzi. Per fortuna ci ha pensato il Centro studi Unimpresa a ricordare la gravità della situazione.

Una questione che rasenta lo strozzinaggio. L’abbassamento del costo del denaro deciso dalla Banca Centrale Europea non ha inciso per nulla sulla benevolenza delle banche.
E i tassi di interesse praticati a famiglie e a imprese possono sfiorare il 25%.

Ecco la situazione per le imprese:

-Gli anticipi e gli sconti commerciali vengono concessi con tassi medi all’8,9%,ALL’8,06% E AL 5,49%; la soglia d’usura è rispettivamente fissata al 15,13%,14,08%,10,08%.

Ecco la situazione per le famigle:

-Per i finanziamenti concessi dietro la cessione del quinto dello stipendio e della pensione,i tassi di interessi medi sono al 12,08% per i prestiti fino a 5mila euro e all’11,50% per quelli oltre 5mila euro;mentre la soglia di usura è fissata rispettivamente al 19,10% e al 18,38%. -Il credito al consumo è erogato al tasso medio del 12,05% per prestiti fino a 5mile euro mentre oltre 5mila euro il tasso medio è al 9,78%;la soglia d’usura è rispettivamente al 19,06% e al 16,23%. -Con le carte di credito revolving il tasso medio è al 16,97% per prestiti fino a 5mila euro mentre oltre 5mila euro il tasso medio è la 12,31%,la soglia di usura è rispettivamente al 24,97% e al 19,39%.

-I mutui ipotecari a tasso fisso vengono erogati con interessi medi pari al 5,17% mentre per quelli a tasso variabile gli interessi medi sono al 3,73%,la soglia di usura per i finanziamenti immobiliari è rispettivamente al 10,46% e all’8,66%.

Insomma,già di prestiti e concessioni se ne vedono pochi,se poi vengono elargiti con interessi insostenibili,ecco che il gioco non vale la candela.E la possibilità che le imprese e le famiglie possono provare a ripartire svaniscono.Ma non si capisce come mai l’esecutivo non consideri questo tema una priorità,e poi ci sono storie come quella che stiamo per raccontarvi dove perfino un pensionato di 84 anni ha denunciato una società finanziaria..

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E’ stato superato il tasso soglia di usura e cosi un pensionato di 84 anni ha denunciato una finanziaria.Il contratto di finanziamento è stato stipulato a maggio 2008 con un tasso di interesse del 27,12% mentre all’epoca il tasso soglia di interesse pubblicato dalla Banca d’Italia,per il tipo di finanziamento,non superava il 18%.Per cui il Taeg del 27,12% applicato dalla società finanziaria può definirsi usuraio e penalmente rilevante.
La legge 108-96 stabilisce il limite oltre il quale gli interessi sono sempre usurai,applicato,in questo caso,su un prestito richiesto dall’anziano per aiutare la figlia.

Il superamento del tasso di usura è stato rilevato,nel momento in cui il cittadino si è rivolto ad una associazione per chiedere informazioni e assistenza in quanto,pur avendo pagato il dovuto,continuava l’addebito mensile,sulla sua pensione sociale,della rata del prestito.

Pochi mesi fa,quando ancora non era stata sporta denuncia,evidenziando l’enormità del tasso di interesse su un prestito di 5 mila euro diventato poi di 13500.Il pensionato si era rivolto a un amico che in poco tempo gli presentò un promotore finanziario,che gli fece sottoscrivere il contratto senza alcuna informazione,non lasciando più tracce.
L’anziano pensò di aver sottoscritto un contratto per la durata massima di 6 anni,ma in seguito ha scoperto di dover pagare le rate fino al 2018 con interessi usurai,e si è rivolto ad una associazione che lo sta aiutando in questo percorso.

Anche la Fondazione antisura ha spesso puntato il dito accusatore su un sistema del credito che continua a prendere senza concedere nulla,che si dimostra sempre più spietato ed avaro.
E aumenta il numero di coloro che le banche respingono,che mandano indietro anche per prestiti minimi,cosi come tirano subito il freno di fronte a minimi ritardi nei pagamenti.

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(lo staff)