Risale a un mese fa un’incredibile notizia, passata sotto silenzio dalla maggior parte dei media, che riguarda una truffa messa in piedi dal colosso finanziario Barclays ai danni di circa 5.500 famiglie europee.

Tra il 2007 e il 2010 la banca avrebbe infatti venduto ai propri clienti mutui in franchi svizzeri, mascherati da mutui in euro, allo scopo di speculare sulla pelle delle persone, facendo leva sui tassi agevolati offerti dal Libor (tasso d’interesse di mercato a cui le banche si scambiano prestiti in franchi svizzeri) rispetto all’Euribor (il tasso di interesse in euro). Barclays, a quanto dimostrato, aveva previsto l’andamento della valuta elvetica, e poteva affidarsi alla sua stabilità, a differenza dei consumatori, sui quali veniva scaricato il rischio di cambio. Inoltre, in caso di estinzione anticipata, Barclays aveva inserito una clausola che stabiliva che l’importo da pagare dovesse essere riconvertito, a danno dei propri clienti.

Danno che, con il persistere della crisi, ha messo migliaia di persone di fronte a cifre enormi da restituire alla banca. La frode messa in piedi da Barclays è l’emblema di come colossi della finanza internazionale possano agire indisturbati alle spalle dei consumatori e al di fuori della legge. Ma la speranza c’è, perché in Spagna alcune vittime di Barclays hanno vinto un procedimento contro la banca, a dimostrazione che quando vi sono gli strumenti giusti è possibile ottenere giustizia.

Verificare la valuta del proprio mutuo è possibile e può essere fatto in autonomia. Alla voce “interessi” del proprio contratto di mutuo viene specificato se è stato stipulato in franchi svizzeri o in euro. Vale la pena controllare.

Spesso il linguaggio di questi contratti è volutamente di difficile comprensione, ed è per questo che esistono associazioni come D.E.C.I.BA a supporto dei cittadini, contro la spregiudicatezza degli istituti bancari.