Un prestito della banca che supera l’80% del valore dell’immobile o poco trasparente sui tassi è nullo. Che significa per il cliente? Avete mai pensato che cosa potrebbe succedere se il mutuo che avete chiesto fosse dichiarato nullo? Cioè, se i soldi che la banca vi dà per pagare l’acquisto della vostra prima casa venissero messi in discussione per un errore (volontario o involontario) di chi ve li ha prestati? Chi non ha un patrimonio molto elevato e si vede costretto a chiedere del denaro ad un istituto di credito si metterebbe a tremare davanti a questa ipotesi. Ecco perché è importante capire che cosa potrebbe succedere e quali possono essere le conseguenze di un mutuo nullo: il vostro finanziamento viene bloccato o avete diritto a dormire dei sogni tranquilli?

Quando un mutuo viene dichiarato nullo

Il mutuo ipotecario

Il caso più abituale in cui un mutuo diventa nullo è quando finanzia una soglia superiore all’80% del valore dell’immobile da acquistare e sul quale verrà dichiarata un’ipoteca. Si parla, quindi, di un mutuo ipotecario. I giudici (e la legge) hanno più volte fissato questa soglia per tutelare entrambe le parti: da un lato, si garantisce alla famiglia un certo margine per non essere costretta a restituire un prestito al di sopra delle proprie possibilità. E, proprio per questo, dall’altro lato la banca ha maggiore sicurezza di recuperare i soldi prestati. Poi, se proprio vogliamo dirla tutta, in caso di inadempimento la vendita all’asta della casa può coprire la perdita subìta dall’istituto di credito, senza che l’economia nazionale ne venga pregiudicata. Il che fa contenti tutti.

Ma sul mutuo nullo, che cosa dice la legge? È previsto nel caso di finanziamenti fondiari, un limite di finanziabilità pari all’80% del valore ipotecario degli immobili concessi a garanzia. Se risulta superato tale tetto il mutuo è nullo.

Questo Video Tutorial spiega le procedure di controllo

Il problema del tasso

Altro problema che si riscontra nella quasi totalità dei finanziamenti e che può rendere nullo un mutuo è quello del tasso a rischio di invalidità perché in violazione delle leggi in materia di trasparenza. Le norme parlano fin troppo chiaro quando stabiliscono che le banche devono dire ai clienti le cose come stanno, di spiegare in maniera chiara e trasparente quale sarà il taso effettivo che verrà pagato per quel mutuo, considerate le spese.

Su questo fronte, un mutuo può essere considerato nullo e, per questo, avere delle conseguenze? Sì se la banca sbaglia sul contratto (più o meno volentieri) le indicazioni circa il Taeg (Tasso annuale effettivo globale) o l’Isc (Indicatore sintetico di costo). Oppure se indica un tasso effettivo più basso rispetto a quello ricalcolato e riverificato tenendo conto di tutte le spese. Insomma, se dice che il tasso è 1 e poi paghi 3. A questo punto, il mutuo è nullo. Ma con quali conseguenze?

La legge dice che il tasso deve essere sostituito e che deve essere applicato il tasso minimo del Bot anziché quello convenzionale

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