Questa mattina non parleremo, come di consueto di usura bancaria vera e propria con un caso specifico come facciamo sempre,ma vorremmo informare i nostri lettori su una stangata che arriverà a breve dalle banche,riguardante gli sconfinamenti del conto, chi va in rosso oltre i 500 euro per un giorno pagherà 50 euro,con interessi del 10% in 24 ore.
Vorremmo fare un elenco di banche cosi che i nostri lettori possano prendere provvedimenti o comunque informarsi presso gli istituti.

Come dicevamo,occhio al conto corrente: chi va sotto anche per un solo giorno pagherà fino a 50 euro. Tutte le banche,esclusa Intesa Sanpaolo, sembrano intenzionate ad aumentare la CIV, che sarebbe la Commissione di istruttoria veloce,che scatterà non appena il correntista esce dal fido o si va in rosso senza avere un fido.

In particolare,la tassa si attiva quando lo scoperto supera i 500 euro o è minore ma dura da 7 giorni. Il paradosso è che, se si va in rosso di 1000 euro l’esborso da pagare è fondamentalmente uguale. A fare clamore è però il tasso d’interesse applicato: il 10% in 24 ore.

Già dovevamo tenere le antenne alzate sui tassi da usura che venivano applicati sistematicamente dalle banche a prestiti e mutui,ora bisogna stare attenti anche agli sconfinamenti,possiamo proprio dire che non c è un momento di pace.

Il primo istituto a modificare i propri parametri sarà,dal 1 febbraio, Cariparma ( GRUPPO CREDIT AGRICOLE), che porterà la CIV da 35 a 45 euro a causa,si spiega,degli aumenti dei costi operativi e gestionali interni”. In altre parole i vincoli imposti da Basilea 3 obbliga le banche italiane ad avere un maggiore patrimonio a fronte del denaro prestato. E quando in cassa viene a mancare del denaro,anche solo per un giorno,gli istituti corrono ai ripari. La media di questi rincari,come detto,è di 50 euro per le famiglie e 85 per le imprese. Nella classifica delle banche stilata, a stangare maggiormente i correntisti è il Montepaschi,che per chi sfora i 500 euro prevede un pagamento di 50.25 euro(un giorno di rosso) e 52.55 euro (10 giorni) e 50.51 euro (un giorno) e 55.08 (10 giorni) per chi sfora i 1.000 euro. Seguono Unicredit( 50.23 e 52.32 fino a 500 euro e 50.46 e 54.63 oltre i 1.000 euro), Bpm (40.25 e 42.54; 40.51e 29.52 euro), Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza ( 32.21 e 37.14 35.43 e 39.27; ma come detto salirà da 35 a 45 euro il prossimo mese), Ubi( 30.24 e 32.37; 30.47 e 34.72 euro), e Bnl ( 25.23 e 27.26;25.45 e 29.52 euro).

Per Intesa Sanpaolo,invece,la CIV equivarrà solamente agli interessi,scelta più conveniente per i correntisti sul breve periodo: 0.30 euro per gli sconfinamenti oltre 500 euro per giorno, 3.05 euro per gli sconfinamenti di 10 giorni,0.61 euro per giorno oltre i 1.000 euro e 6.08 euro per 1.00 euro di rosso dopo i 10 giorni.

Le banche da parte loro si difendono sostenendo che la CIV non è una remunerazione per la banca,ma un recupero dei costi. Deve’essere giustificata con un documento interno,a disposizione della Bnaca d’italia,che enumeri i costi sostenuti; e continuano sostenendo che a essere salvati dalla stangatina,è chi sconfina per meno di 500 euro o per meno di 7 giorni,ma la cosa che ci fa riflettere è che secondo loro,quest ultima cosa è un vantaggio che le banche offrono alle famiglie un servizio non remunerato.

Ora,va bene che gli italiani ultimamente sono decisamente abituati ai vari tipi di stangate e stangatine,ma secondo il nostro punto di vista quando è troppo è troppo,qua invece di aiutare la gente la si affossa sempre di più.

(lo staff)