Da una indagine effettuata , su un campione di mutui stipulati tra il 2000 e il 2009 in alcune zone di Italia è emerso uno stato di usura nel 70% dei casi.
L’analisi ha preso in considerazione la legalità dei mutui in riferimento alla legge antiusura numero 108 del 1996, confrontando i tassi applicati dalle banche con i tassi soglia emanati dalla Banca d’Italia.Premesso che l’usura originaria si verifica quando uno dei tassi presenti nel contratto iniziale risulta essere maggiore del tasso soglia, gli elementi contrattuali che hanno maggiormente determinato usura sono stati gli interessi moratori, la penale per estinzione anticipata e il Taeg che è il tasso comprensivo di tutti i costi sostenuti dal cliente.
Molto rilevante è constatare che tra i mutui in usura il è tasso variabile. Questa tipologia prevede un Tan inferiore rispetto al tasso fisso in virtù di una maggiore instabilità legata ai tassi emanati dalla Banca Centrale Europea.
Il 76,1% dei mutui in usura sono stati stipulati tra il 2004 e il 2007, e nel solo anno 2007 si sono concretizzati il 33,3% dei mutui non legali.
Alla luce di questi dati va condotta una seria riflessione sul fatto che questi tassi elevati sono stati applicati nella quasi totalità a famiglie nel momento di acquisto della prima casa e a piccole imprese in una situazione di inizio attività provocando in seguito non pochi problemi sia di carattere economico-finanziario che di aspetto giuridico.
Dai dati emersi dall’indagine si può affermare come l’usura resti un problema di grave e primissima attualità nella vita quotidiana di famiglie e imprese. A tal riguardo, consigliamo alle famiglie di fare analizzare i propri mutui da professionisti specializzati nel settore (specie se stipulati tra il 2004 e il 2007) ci sentiamo di consigliare l’Associazione Deciba un team di professionisti seri che ha già ottenuto svariati risultati sul campo,al fine di risolvere eventuali illegalità contrattuali.
(lo staff)