La stipula di un mutuo negli anni degli alti tassi di interesse ha portato molti clienti a rivolgersi nuovamente al mercato dei finanziamenti per la casa, che dal 2015 hanno invertito il loro corso diventando progressivamente sempre più convenienti.

L’ipotesi per i mutuatari è stata quella di ricontrattare il prestito grazie alle soluzioni proposte dal Decreto Bersani a partire dal 2007, vale a dire la surroga e la rinegoziazione.

Ma quali sono le differenze tra le due pratiche?

La surroga permette di trasferire il proprio mutuo senza spese dalla banca che originariamente l’ha erogato a un altro istituto di credito, che offre soluzioni più vantaggiose a livello di tassi di interesse, di spread e di spese periodiche e accessorie.

Per surrogare il finanziamento basta inoltrare una domanda di trasferimento alla nuova banca, che però non ha l’obbligo di accettarla. In caso di esito positivo, il vecchio istituto dovrà concedere il nulla osta entro 30 giorni: qualora il termine non venga rispettato saranno applicate delle sanzioni.

L’importo del nuovo prestito non potrà essere superiore al debito residuo – ovvero l’ammontare ancora da rimborsare. Per quanto riguarda l’ipoteca, resterà in essere quella del mutuo originario, che sarà solo adeguata con l’indicazione del nuovo intermediario.

Questo video il Presidente DECIBA Gaetano Vilnò spiega in parole semplici come è possibile accedere

Sono ancora molti Italiani ad non usufruire di questa ottima opportunità,vale la pena fare approfondimenti .