Oggi andiamo a Teramo per la denuncia di una cooperativa vibrantina,i rappresentanti di questa società agricola della Val Vibrata avevano aperto un conto corrente presso un agenzia di un istituto di credito,ma era stato loro imposto un tasso di interesse estremamente alto. E questo non ci meraviglia affatto.
Per questo motivo,hanno provveduto a sporgere denuncia presso la procura della Repubblica di Teramo,e dopo lo svolgimento delle indagini di rito il pm ha stabilito di chiedere il rinvio a giudizio per i due legali rappresentanti della banca succedutesi nel periodo di tempo cui fa riferimento l’inchiesta (dal 2007 al 2011)e per il direttore dell’agenzia dell’istituto dove era stato aperto il conto corrente.
Pesante l’ipotesi di reato: tassi di usura applicati da una banca. In altre parole,secondo l’accusa il contratto di conto corrente stipulato avrebbe previsto un tasso di interesse sullo scoperto superiore alla soglia consentita,definita appunto di usura. La tristemente oramai famosa commissione di massimo scoperto,che chi frequenta questo sito conosce veramente bene.
L’aspetto particolare della vicenda è che,mentre in genere i clienti di una bamca che ritengono di essere gravati da un tasso di interesse troppo alto si rivolgono ai magistrati solo dopo un certo periodo di tempo,in conseguenza appunto di una ipoteca unilaterale al contratto,in questo caso i termini contrattuali sarebbero stati tali sin dal principio,rendendo quindi superfluo il ricorso a perizie.
Gli interessi dalla banca nei confronti della cooperativa agricola si sarebbero si modificati nel corso degli anni ai quali si riferisce l’inchiesta,ma sempre mantenendosi al di sopra del limite legalmente accettabile.
Non ci stancheremo mai di ripetere e di scrivere che bisogna controllare attentamente il proprio conto corrente,spulciando ogni singola voce per non incappare in spiacevoli inconvenienti che ci portano poi in un circolo vizioso difficile da gestire.
(lo staff)