E’ passata sotto traccia,come tutto ciò che smaschera le condotte poco edificanti di chi detta legge in Italia ma meriterebbe massima visibilità ed attenzione l’iniziativa di Confedercontribuenti.
Nel corso di una vibrante conferenza stampa che ha fatto registrare la presenza di decine di imprenditori vittime della prepotenza bancaria,sono stati esposti i contenuti di una denuncia penale per usura ed estorsione contro la Banca Popolare di Verona che l’associazione depositerà nei prossimi giorni presso la Procura della Repubblica.
All’iniziativa hanno partecipato varie figure di spicco del mondo dei consumatori e dell’antisusura,come il Coordinatore Nazionale Imprese,il Responsabile Nazionale Antiusura.
La denuncia nasce da quattro perizie econometriche,sono state analizzate e si è scoperto che nel 2010 si è passati da un tasso di interesse del 238,42% nel primo trimestre a 385,87 nel secondo trimestre,per finire con 429,18 nel terzo.
Duecento,trecento e quattrocento per cento,non sono allucinazioni ma numeri reali purtroppo,sono lo spessore di un cappio che sta strozzando la vita in gola a tanti italiani.
L’entità del finanziamento non è alta,ed è stato preso ad esempio questo caso per dimostrare che anche nei piccoli importi le banche applicano interessi abnormi per i contribuenti. Ad aggravare questi fatti concorre l’elemento psicologico,vessatorio messo in atto da funzionari delle filiali.
Dai casi presi in esame,emerge in maniera nitida una forte connivenza tra il mondo bancario e le istituzioni che imbriglia i procedimenti giudiziari.
Il Presidente di Confederecontribuenti Veneto,ha ribadito la volontà di non mollare,mettendoci la faccia a fianco delle aziende e dei contribuenti,senza fare sconti a nessuno,cosi come il Vice Coordinatore Nazionale Imprese,ha affermato che bisogna rimanere uniti per affrontare una battaglia di civiltà e dignità.
La politica sostiene i poteri forti,le associazioni di categoria sono conniventi,le Camere di Commercio che dovrebbero essere la casa delle imprese,in realtà hanno tutti i componenti nei cda delle banche e delle fondazioni,ve lo siete mai chiesto?
Le banche oggi sono decisamente lontane,da quella che era la loro funzione iniziale di sostegno e aiuto ai poveri;al contrario oggi le banche uccidono in una società in cui la quantità del denaro ha schiacciato la qualità della vita,in una società in cui si assiste ad una crisi della moralità,in cui lo Stato sostiene le banche;un peccato mortale che si traduce in un omicidio di Stato,dove la prepotenza economica si trasforma in una bestemmia organizzata costruita sulla pelle dei poveri.
Certo queste parole non arriveranno mai agli inquilini con il vitalizio dei palazzi romani,troppo presi da spartizioni ed apparizioni modaiole,il popolo affonda ma loro continuano a fregarsene.
Queste sono ovviamente,considerazioni del tutto personali.
(lo staff)