Le diverse tipologie di prestito la guida completa

Ottenere un prestito oggigiorno, può essere relativamente semplice. Quello che però si sbaglia spesso, è che esistono diverse tipologie, e per ognuna di esse vi sono delle nozioni basilari da imparare. Una volta appreso ciò che c’è di importante, potremmo valutarne anche la convenienza.

Innanzitutto, occorre suddividere i prestiti personali da quelli finalizzati. Nel primo caso, si tratta di accedere al credito, ottenendo la somma desiderata (comunque richiesta all’ente finanziario), e poter soddisfare i propri bisogni, senza giustificare richiesta.

I finanziamenti finalizzati invece, mirano all’ottenimento del credito, per uno scopo ben specifico. Ad esempio per l’acquisto di un’auto, per ristrutturare o comprare casa, per un matrimonio, o per qualsiasi altra esigenza specifica.

Finanziamenti senza garanzie

I prestiti senza garanzie rientrano nella categoria di quelli “personali”. Si tratta di un’opzione particolare, che viene richiesta da chi non ha possibilità di fornire delle garanzie personali (come la busta paga o un cedolino pensionistico), e né tanto meno potrebbero far affidamento ad un garante.

Questa soluzione è certamente la più svantaggiosa e meno conveniente per diversi motivi:

  • Sfiducia bancaria: un ente di credito sarà sempre meno propenso a concedere soldi a chi non ha modo di comprovare la possibilità di estinguere il debito. Dunque, la domanda potrebbe essere rifiutata o si allungherebbero i tempi per l’ottenimento del credito.
  • Restrizioni economiche: vista l’impossibilità di fornire garanzie esaudienti, è possibile che il limite di credito sia molto ristretto (fino ad un massimo di due mila euro).
  • Tassi elevatissimi: far richiesta per un prestito senza garanzie, significherebbe “costringere” l’ente finanziario, ad applicare dei tassi molto alti. Se è un’urgenza, significherebbe sacrificare gran parte del capitale in tassi.

Tuttavia, indipendentemente dalla propria condizione (lavoratore precario, autonomo con reddito annuale molto basso, casalinghi), non esiste banca che non chieda una garanzia. Se non si ha una garanzia personale, l’ente di credito chiederà una garanzia reale (molto svantaggiosa e rischiosa).

Prestito d’onore

Il finanziamento d’onore per la prima volta è stato regolamentato dalla Legge del 28 novembre del 1996, numero 608 e soltanto dopo, modificato con il Decreto Legislativo del 21 aprile dell’anno2000, numero 185.

È un credito destinato principalmente, a chi vuol svolgere un impiego in proprio, aprire un’attività o chi deve sostenere delle spese per completare gli studi universitari.

La Legge prevede in casi specifici, che in media il prestito d’onore dev’essere così distribuito: il 60% a fondo perduto, il restante 40% a tasso agevolato. Tuttavia, ci sono anche degli importi massimi finanziabili, dunque occorre prestare attenzione alle proprie esigenze.

Il mondo finanziario è molto ampio e complesso. Cliccando QUI troverai moltissimi approfondimenti sul mondo dei prestiti e capirai quanto è vasto questo settore, oltre che la giusta importanza da attribuire per ottenere il risultato sperato.

Prestiti cambializzati

I prestiti cambializzati – come si intuisce dal nome – sono dei finanziamenti che per essere restituiti, il metodo da sfruttare è la cambiale. In diritto, per “cambiale”, si intende un titolo di credito, il cui pagamento di una somma di denaro specifica, viene rimandato in un secondo momento.

Generalmente accedono a questa tipologia di prestito personale, coloro che non possono far richiesta per un finanziamento tradizionale. Si tratta perlopiù di protestati o cattivi pagatori, che essendo stati segnalati al CRIF, hanno perso “autorevolezza e affidabilità creditizia”.

Il motivo per la quale un prestito cambializzato è adatto anche ai cattivi pagatori, è perché nell’iter di valutazione, l’ente di credito non farà alcuna valutazione in banca, ma domanderà al richiedente delle garanzie personali/reali, oltre che un numero di cambiali specifici.

Per un finanziamento con cambiale il tasso di interesse massimo applicabile è pari al 16%. A quest’ultimo, vanno aggiunti i costi previsti per l’ottenimento del prestito: imposta di bollo, oneri assicurativi, e il costo per la cambiale stessa (incasso effetto).

Finanziamenti tra privati

È ormai noto, che la crisi finanziaria è sempre più presente. Tra forte inflazione, rincaro globale e crisi di materie prime per via della guerra tra Russia e Ucraina, non tutti possono permettersi di richiedere ingenti somme di denaro in banca.

Ecco che nascono i social lending. Delle piattaforme specifiche, in cui è possibile far richiesta per ottenere un prestito personale. Per Legge, entrambe le parti (investitore e richiedente), sono tutelate dai contratti noti come “Smart Contracts”.

In italiano vengono tradotti come contratti intelligenti, in quanto sono stipulati in modo autonomo, affinché sia l’investitore che il futuro debitore, non possano perderci soldi e né tanto meno tempo. Il sistema è stato pensato più per il “sociale”, tanto che la convenienza rispetto ad una richiesta inoltrata ad un ente di credito, è nettamente maggiore: tassi di interesse più bassi, e nessuna spesa accessorie per le pratiche da portare a termine.

Cessione del quinto dello stipendio o della pensione

Uno dei finanziamenti personali più ambiti, sicuri e convenienti, è la cessione del quinto dello stipendio o della pensione. È una forma molto apprezzata dagli enti bancari e dalle società finanziarie, in quanto vi è la certezza che la restituzione del debito viene garantita dallo stipendio o dalla pensione stessa.

Il debitore infatti, cederà un quinto (massimo), dal suo salario mensile, o dall’assegno previdenziale. I tassi di interesse sono relativamente convenienti, anche se poi dipende dall’ente a cui ci si è affidati.

In ogni caso, è pur sempre una soluzione ottima perché le probabilità di ottenere il credito sono altissime (salvo particolari problematiche).

Queste sono solo alcune delle possibilità per ottenere un prestito. Negli anni le finanziarie hanno ampliato l’offerta, cercando di escludere meno bisognosi possibile.